Backup multi-audio di DVD con VirtualDubMod.

Questa guida vi permetterà di effettuare copie di backup dei vostri DVD video prestando particolare cura all'audio che potrà contenere una o più tracce stereofoniche e, se preferite, l'originale audio AC3; il tutto utilizzando piccoli tool open source, facilmente reperibili in rete.
Limiti: con questa guida non si parlerà di sottotitoli nel file; e in qualche caso non vi sarà possibile creare backup di videoclip che superano una certa durata (perché? in quali casi?).



D'accordo, mi interessa. Di cosa ho bisogno per partire?

Diverse cose, in verità. Si tratta dei seguenti pacchetti, tutti di dimensioni contenute ad eccezione del più pesante VirtualDubMod (se non vi andasse di scaricarli tutti insieme, potete farlo un po' alla volta - vi serviranno nell'ordine in cui compaiono nell'elenco):
Con i software di questo "pacchetto" siete già in grado di seguire le istruzioni della guida e creare i vostri video clip da archiviare su CD ma... dopo? Per riprodurne l'audio avrete certamente bisogno dei filtri DirectShow:
So cosa state pensando riguardo all'ultimo software: se Windows Media Player legge già i file mp3, cosa ve ne fate di un altro filtro uguale? Bene, se non vi basta il piacere di usare software open source, sappiate che si tratta di un filtro basato sul progetto (anch'esso a sorgente aperto) MAD (Mpeg Audio Decoder), in assoluto il miglior decoder in circolazione per l'audio Mpeg.
Il filtro per l'audio Vorbis è un progetto attivo ma manca di un componente, detto Ogg Splitter, che quindi va ricercato altrove (alcuni player lo offrono integrato, basta verificare), se non lo aveste cercatelo su http://sourceforge.net/projects/guliverkli.
Se avete un PC un po' datato (e dunque un po' lento), o vi piacerebbe personalizzare a livelli maniacali la fase di post-processing, o ancora preferireste scaricare un solo pacchetto con codec audio e video, invece di cliccare su decine di siti, dovete assolutamente avere il filtro ffdshow:
(scaricate sempre, senza timore, la più recente versione disponibile, anche se non è contrassegnata come stabile: il progetto, a causa dei suoi componenti, viene aggiornato con frequenza quasi mensile e l'ultima versione stabile potrebbe avere più di un anno di età!). E' impossibile dare in una parola una definizione per questo filtro DirectShow, basato sul progetto (a sorgente aperto) ffmpeg, che contiene filtri per molti codec audio, ancora più codec video (comprese tutte le implementazioni dello standard MPEG4), e che funziona sia da encoder che da decoder; l'ampia gamma di post-elaborazioni lo rende apprezzato anche da chi già dispone di un PC potente e non ha certo bisogno solo delle sue prestazioni. Molto semplicemente si tratta del più configurabile, completo, robusto e veloce filtro per la piattaforma Windows® (così come la libreria libavcodec del progetto ffmpeg lo è per *NIX), tanto che potreste installare questo e rimuovere tutto il resto. Se per la compressione volete comunque usare i codec video ufficiali siete i benvenuti, ma affidatevi a ffdshow come decoder per assicurarvi diversi frame in più al secondo e un controllo assoluto sulla fase di post-processing. Nel caso in cui creiate dei file .Avi con diverse tracce audio vi sarà utile anche la sua funzione di switcher, in modo da poter, in qualunque momento durante la riproduzione, scegliere l'audio del video clip tra le tracce disponibili (il filtro OggDS include già questa funzione). Se, però, non avete bisogno delle features del ricchissimo ffdshow e il vostro player (magari non recentissimo) non la supporta, in questo piccolo pacchetto troverete solo questa funzionalità: Nota 1: gli encoder audio sono esclusivi, non possono essere usati insieme all'interno dello stesso file, quindi potete scaricarne anche solo uno. Date le dimensioni, però, vi consiglio di scaricarli entrambi per comprimere un bel po' di musica: ciò vi permetterà di ascoltare la differenza e valutare i pregi e i difetti dell'uno e dell'altro.
Nota 2: questa guida non contiene istruzioni per l'uso di alcun codec video dunque, qualunque sia la vostra scelta, sta a voi procurarvi la documentazione utile per la sua corretta configurazione. Le vie della rete sono infinite...
Ah, un'ultima cosa: quasi dimenticavo un ingrediente fondamentale! Per svolgere correttamente tutti i passi della guida avrete senz'altro bisogno di diversi GigaByte liberi sul vostro hard disk. Assicuratevi di averne almeno dieci a disposizione e dormirete sonni tranquilli!

Curiosità: quei per esempio...?

Sono indicazioni di partenza per trovare quello che serve e non è detto che il tool non si trovi anche da qualche altra parte, nella rete.
Mi spiego: i progetti open source (a sorgente aperto, di cui la gratuità è solo una conseguenza) sono forniti così come sono a partire dai sorgenti, appunto; chiunque può scaricarli e, con un buon compilatore e un po' di perizia, ottenerne un eseguibile perfettamente funzionante (ad esempio, chi scrive ha percorso questa strada per ottenere i suoi encoder audio). Ecco perché è facile trovarne i binari per i più disparati sistemi operativi, ed è chiaro anche che dire "l'eseguibile si trova lì" sarebbe corretto ma incompleto, perché se domani l'utente X compilasse il suo tool open source per Windows®, ecco che l'eseguibile del tool si troverebbe anche lì, sul suo sito che non conosco e che non ho menzionato; e magari, compilato con il miglior compilatore in circolazione e con le migliori configurazioni concepibili, potrebbe anche essere il più veloce del mondo... ma questi sono altri discorsi.
I siti su indicati (eccetto il mio) offrono i file binari (eseguibili) compilati da utenti che in qualche modo sono coinvolti nel progetto stesso (è il caso del package con i filtri VfW di XviD, per esempio) ma potete scaricare ciò che cercate da qualsiasi altro posto, compreso il sito del suddetto signor X (e se scaricaste un compilatore anche voi...?).

Ehm, cominciamo col fare un po' di chiarezza sul nome Ogg Vorbis? Che complicato...

Certo, non c'è niente di misterioso dietro questo formato (d'altronde è open source :-) ) e questo vale sia per le specifiche tecniche sia anche per il nome, complesso solo a prima vista. Esso è composto dal contenitore e dal compressore, rispettivamente Ogg (utilizzato per tutti i file multimediali, non solo per l'audio, l'estensione Ogm ne è una storpiatura) e Vorbis: per chiarire il concetto, tra Ogg e Vorbis c'è la stessa relazione che esiste tra Avi e DivX, uno è il formato contenitore, l'altro il formato di compressione (per questo motivo è possibile trovare dati compressi con DivX anche dentro un file Ogg Media). Per inciso, si noti che è impossibile fare un'analogia con il formato audio Mp3 perché esso non richiede un formato contenitore, ma consta di semplici pacchetti grezzi posti in sequenza in un file.
E' per questo motivo che ci si riferisce normalmente ad un file audio chiamandolo "Ogg Vorbis" (contenitore + compressore), ma se si parla di compressione si indica semplicemente il "formato Vorbis" (il solo compressore). L'imbarazzo si perpetua, comunque, anche grazie all'utility oggenc che svolge egregiamente la sola funzione di compressore Vorbis ma, dopo molti anni, continua a chiamarsi così (probabilmente) soltanto per ragioni storiche.
Sul sito http://www.xiph.org è possibile approfondire le origini dei nomi Ogg e Vorbis nonché del pesce scelto come simbolo del formato.

Perché sono citati proprio quei due codec per il video, XviD e DivX?

Se potessimo chiedere a tutti i clip della rete con quale codec siano stati compressi, due nomi su tutti guadagnerebbero più del 90% delle risposte, e sono loro. Inutile aggiungere, dunque, che dall'una e dall'altra parte la rete abbonda di materiale, documentazione e schiere di sostenitori.
XviD è un progetto open source, da poco approdato alla versione 1.0, che fa della qualità il suo punto di forza: potete consultare una recente prova comparativa (nella quale risulta vincitore) alla pagina http://www.doom9.org/codecs-203-1.htm. Altra caratteristica è senza dubbio la flessibilità: il codec è talmente configurabile (tra le novità della versione 1.0 c'è una utile compressione "a zone") che non è difficile perdersi tra le schede della finestra del codec... c'è persino il calcolatore di bitrate integrato! Infine, come molti software open source, è possibile trovarne versioni compilate per diversi sistemi operativi.
DivX ha dalla sua la diffusione, superiore a XviD (stiamo parlando di un prodotto commerciale che ha saputo farsi conoscere da milioni di utenti Mac® e Windows® in tutto il mondo); un aspetto importante è senz'altro la facilità d'uso, grazie anche all'interfaccia del codec, meglio organizzata e forse meno affollata (i detrattori potrebbero aggiungere "perché fa meno cose"). Da qualche tempo, grazie ad accordi con noti produttori di elettronica di consumo, sono presenti in commercio lettori da tavolo capaci di riprodurre filmati compressi con DivX5 (e alcuni più recenti riportano addirittura il logo più rassicurante MPEG4, anche se la effettiva compatibilità è tutta da verificare). Ricordate, tuttavia, che per sfruttare le caratteristiche avanzate del codec dovete comprarlo.

Qualcuno ha detto "riga di comando"? Brrr...

Niente panico, la riga di comando è una risorsa preziosa (che M$ ha cercato di nascondere sempre più agli utenti): il fatto è che i SO della serie FinestreQualcosa non l'hanno mai considerata tale e per farci qualcosa era (ed è ancora) necessario far ricorso a software di terzi. Chi scrive ha fatto un bel po' di anni di DOS (alzi la mano chi se lo ricorda) e adora la shell di linux per potenza e flessibilità e non esclude di fare un porting di questa guida per il SO del pinguino (ma si può già usare adesso con wine).
L'uso della riga di comando porta, a costo di un approccio leggermente meno amichevole, molti vantaggi.
Il primo e più evidente è quello tecnologico: i tool sono sviluppati prima per la shell e solo in seguito qualche volenteroso programmatore ci costruisce su una interfaccia utente grafica (quella bella finestra user-friendly che in gergo tecnico si chiama GUI), quindi potete affermare tranquillamente che, se state usando l'ultima versione del vostro software per la riga di comando, state usando certamente l'ultima versione (non che la più recente significhi sempre la migliore, ma in genere è così). Noterete inoltre che i programmi mostrano molte più informazioni rispetto all'interfaccia a finestre, sono configurabili a livelli che non avreste mai immaginato, sono più veloci, sono più compatti (ciò vuol dire che potete scaricarli dalla rete in meno tempo) e, per i più avventurosi, sono gestibili coi file batch. (Vi sentite abbastanza avventurosi?)

Ok! Quando cominciamo?

Subito. Prima, però, giurate di effettuare copie di backup solo di DVD video in vostro possesso. Giurate?

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